MI PRESENTO
Sono Danilo Cogi, nato il 2 dicembre 1994, e il resto è un enigma che non riesco a decifrare.
Non so chi sono né so dove sto andando, ma ho una penna in mano e questo mi basta.
E' la mia lama, il mio grimaldello, il mio fardello; con lei posso ferire oppure guarire, creare bellezza o sputare veleno.
Scrivo per bisogno, perchè il silenzio mi uccide, perchè le parole sono tutto ciò che ho per tenere insieme i pezzi.
Non sono uno scrittore, non mi interessano le definizioni. Non mi piacciono le maschere, anche se spesso ne indosso una.
Non ho mai fatto niente di giusto fino in fondo, niente di memorabile, ma sono ancora qui, aggrappato alla mia penna come un naufrago al legno.
Vivo in bilico tra Dio ed il peccato, affamato di entrambi. Sono attratto dallo spirito e dalla carne, dalla redenzione e dalla dannazione.
Amo e odio in egual misura, sono una contraddizione ambulante.
Vivo di tormenti e di slanci, di colpe e di sogni mai realizzati.
Forse non sarò mai ciò che vorrei essere. Sicuramente non sarò mai ciò che gli altri sperano.
Ma, in fondo, amici, scrivo proprio per questo: per dare un senso al caos, per trovare poesia nel disastro, per essere vivo, anche se non del tutto intero.
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